Libri, TikTok e relazioni.
In questa quarta newsletter torna Passaggi Letterari, la sezione dedicata ai libri: psicologia fa rima con storie e quella di Mattias è davvero molto bella. Torniamo negli Stati Uniti per continuare a parlare di adolescenti e, come sempre, facciamo un giro sul web per vedere quali sono le ultime notizie a tema psicologico.
TIK TOK
Continua l’inchiesta del Wall Street Journal sugli effetti negativi dei social network sulla popolazione adolescenziale. Nella scorsa newsletter avevamo parlato della notizia che ha fatto il giro del mondo: Instagram è pericoloso per le ragazze, pubblicata sul WSJ. Qualche giorno fa, sempre sul quotidiano americano, è uscito un nuovo articolo; questa volta il social media responsabile pare TikTok. Dall’inizio della pandemia c’è stata una crescita significativa del numero di ragazze adolescenti che hanno richiesto cure mediche, molte di loro presentavano tic motori e fonatori tipicamente associati alla sindrome di Tourette. Nei resoconti citati dal Wall Street Journal i medici hanno riscontrato un numero insolitamente alto di tic riferiti da ragazze adolescenti, sviluppati in tempi piuttosto rapidi durante i vari lockdown e spesso raccontati attraverso brevi video caricati su TikTok: i video con #tourettes sono 4,8 miliardi. I medici dunque hanno messo in relazione l’aumento dei tic tra le ragazze e la crescente popolarità dei contenuti relativi a questa sindrome sul social network; va precisato che molte tra le persone visitate, affermano i medici, avevano in precedenza ricevuto diagnosi di depressione o di altri disturbi psichici. Le ipotesi dei medici sono fatte con molte cautele, vi lascio l’articolo per maggiori dettagli.
PASSAGGI LETTERARI
Sono mesi che questo libro aspetta di essere letto. Settimana scorsa l’ho iniziato e ho pensato fosse la tematica psicologica perfetta da trattare in questa sezione della newsletter! Non c’è niente di più attuale di Mattias, protagonista del libro “Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?” (Iperborea). Johan Harstad è l’autore del romanzo e inizia il suo lavoro con una domanda, ci vorranno quasi 500 pagine perché il lettore trovi una risposta. In un mondo in cui molti vorrebbero emergere, primeggiare, stare sotto i riflettori, Mattias, protagonista del romanzo, sceglie di stare nell’ombra. Non ha grandi ambizioni anzi, ha una filosofia e uno stile di vita semplici: lui sta bene solo se può confondersi tra la folla. Vorrebbe che la vita scorresse tranquilla, senza mutamenti, con gli amici di sempre e la fidanzata del liceo, Helle. Lui fa il giardiniere, non vuole essere una star musicale anche se è dotato di una meravigliosa voce, motivo per cui il suo amico Jorn gli proporrà di fondare una band insieme e fare un tour. L’unico momento in cui si metterà volontariamente al centro dell’attenzione sarà per amore di Helle. Il suo mito è Buzz Aldrin, il secondo astronauta a mettere piede sulla luna.
“Certe persone non vogliono il mondo intero, anche se potrebbero averlo. Certe persone non vogliono un paese tutto loro. Certi non vogliono nemmeno una scuola di Stavanger. Certi vogliono solo essere una parte del tutto. Utile, anche se modesta. Non tutti hanno bisogno del mondo intero”.
“Serve una forza di volontà immensa, e fortuna, e abilità per arrivare primi. Ma serve un cuore gigantesco per essere il numero due”.
Per Mattias ci saranno molte sorprese lungo tutto il romanzo. Il punto di svolta avviene quando sceglierà di seguire l’amico Jorn con la sua band e finirà nelle sperdute isole Faroe, in mezzo all’oceano. Dovrà fare i conti con certezze che si sgretolano, cambiamenti di vita e fatiche psicologiche. Qui verrà accolto e aiutato da una casa famiglia con persone che come lui vivono un disagio. Troverà sostegno, amici e aiuto. Ci saranno domande…moltissime domande.
Non vi dirò di più se non che è una bella storia quella raccontata da Johan Harstad, incentrata su ciò che non si vede e non si ascolta ma che invece c’è e lascia traccia. L’autore ti suggerisce anche la colonna sonora del libro: gli album del gruppo svedese The Cardigans, lungo le 500 pagine ci saranno moltissime citazioni musicali e molti “kodak moment”. E’ un libro pieno di speranza, commovente. Anche chi persegue con ogni mezzo l’arte della fuga da tutto, può trovare un luogo nel mondo dove sentirsi accolto.
CONOSCI ESTHER PEREL?
Esther Perel è una famosissima e rinomata psicoterapeuta. Lavora a New York, ha insegnato psicologia clinica alla New York University of Medicine, scrive per le testate americane più importanti. La trovate ovviamente su instagram, you tube e sul suo sito internet. E’ autrice anche di podcast seguitissimi, questi. Esther Perel è una terapeuta di coppia, scrive e parla prevalentemente di relazioni e di sesso. Ve ne parlo perché la trovo sempre molto interessante: uno dei suoi ultimissimi impegni è stato il Festival del New Yorker dove ha tenuto un incontro con Hagai Levi, regista della famosa serie “Scene da un matrimonio”; ne abbiamo parlato nella seconda newsletter! La serie va recuperata assolutamente se non l’avete vista e, appena sarà disponibile il video intero dell’incontro, ve lo segnalerò qui su Passaggi Psicologici perché è stato me-ra-vi-glio-so (Se ve lo steste chiedendo sì, mi sono svegliata all’1.30 di notte per seguirlo in streaming!).
Sul suo sito ci sono tanti articoli interessanti, vi lascio qui uno degli ultimi che trovo bello e utile, parla di adattabilità: vi invito davvero a leggerlo.
NOTIZIE DAL WEB
Su Huffington Post c’è un articolo super interessante che parla di stress e ansia sul lavoro.
Qui sul NYT c’è l’ennesimo articolo geniale.
Internazionale tratta la dipendenza dal cellulare.
L’ American Psychological Association ha creato un suo podcast.
E’ uscita su Netflix la mini serie “Maid” che spero stiate vedendo, se così non fosse questo è un gentle reminder (Margaret ma quanto sei brava e bella e talentuosa?!). Si parla di violenza domestica, di malattia mentale, relazioni genitori-figli; troverete anche l’amicizia e un finale commovente. E’ una serie imperdibile! Mi spingo a dire che per Margaret Qualley, la protagonista, secondo me arriveranno anche delle candidature!
Siamo arrivati alla fine di questa newsletter, ci rivediamo tra due settimane nella vostra casella email!