La moda, la salute mentale e instagram.
Avevo già un po’ abbozzato i temi di questa newsletter quando, pochi giorni fa, mi sono imbattuta in una foto su instagram che mi ha fatto venire voglia di cambiare la scaletta degli argomenti.
Dunque. Partiamo dagli States per poi spostarci a Tunisi. Cominciamo da una nota modella che è tornata a parlare di salute mentale, Bella Hadid; poi parleremo di un’attrice, Selena Gomez, e del suo progetto imprenditoriale legato al mental health. Scelgo di partire da Bella Hadid perché è sulla cover di aprile di Vogue America dove parla della sua vita e della sua salute mentale. Lo aveva già fatto diverse volte, probabilmente vi ricorderete la foto pubblicata l’anno scorso su instagram in cui si ritraeva in lacrime. Ne ha parlato recentemente anche nel podcast del Wall Street Journal My Monday Morning.
Being Bella titola Vogue.
Cosa voglia dire essere lei ce lo racconta in un’intervista lunghissima e molto intima, dove dichiara apertamente:
“Everything that I do in my personal life is literally to make sure that my mental state stays above water, fashion can make you or break you”.
I traumi da bambina di cui non entra nel dettaglio, l’operazione al naso per assomigliare alla sorella “quella bella”dice, anche lei modella, Gigi Hadid. Il disturbo depressivo, l’ansia sociale, i farmaci, il lavoro nella moda. E il rapporto con instagram, Bella ha 50milioni di follower. “I social non sono reali, a un certo punto non ero più in grado di postare belle foto, dovevo mostrare la verità” dice, con la speranza di far sentire meno sole le persone che come lei hanno problemi di salute mentale. L’intervista è molto bella, vi invito a leggerla.
Al Wall Steet Journal ha dichiarato: “Era diventato davvero complicato per me uscire di casa. Poi sono migliorata, e l'idea del post che ho condiviso su Instagram lo scorso novembre ritrae esattamente il mio modo di affrontate la depressione”, ha poi aggiunto “Ho delle belle giornate. Oggi è una buona giornata, ma domani potrei svegliarmi e sentirmi l'esatto contrario".
Un altro esempio: Selena Gomez e il suo Rare Beauty.
La giovane attrice americana non ha mai fatto mistero sulla sua depressione e ansia, ha anche rivelato di aver ricevuto una diagnosi di disturbo bipolare. La salute mentale è una questione che le sta decisamente a cuore. Vi do un numero per capire l’ampiezza del suo pubblico su instagram: lei è di fatto, numeri alla mano, la star più seguita al mondo: ha 303 milioni di follower.
Nel 2021 lancia il suo progetto beauty, si chiama Rare Beauty e dietro ha questa filosofia qui: credere nella propria unicità, perché la bellezza viene dalla salute mentale. “Il costante paragone con gli altri può danneggiare seriamente la salute mentale. Nel mio caso, quando davvero voglio prendermi cura di me se stessa, spesso decido di scollegarmi dall’iPhone; il benessere psichico è per me una questione molto personale, centrale per Rare Beauty” ha dichiarato, spera inoltre di cambiare l’industria della bellezza.
L’uno per cento di tutte le vendite viene donato al Rare Impact Fund che provvede a fornire servizi di cura mentale nei contesti educativi. Nella pagina instagram del brand, tra post di mascara e fondotinta, si parla anche di salute mentale:
Selena non si è fermata qui. Insieme a sua madre Mandy Teefey e Daniella Pierson ha fondato Wondermind che viene presentato così:
We’ve each had our own mental health struggles, and we realized there was no inclusive, fun, and easy place where people could come together to explore, discuss, and navigate their feelings. So we created it. Welcome to Wondermind.
You work out your body, but what about your mind?
Alla GenZ e ai Millenials le questioni legate alla salute mentale fanno meno paura rispetto alle generazioni precedenti. La ricerca condotta dal Consortium for Mental Health Services Research dell’Università dell’Indiana ha messo in luce quanto i giovani americani di oggi riescano a comprendere con più facilità se familiari, amici, compagni di scuola soffrono di un disturbo mentale; vi è più consapevolezza e apertura nel parlare di certe tematiche, e spesso lo si fa su instagram.
PASSAGGI CINEMATOGRAFICI
Torniamo a parlare di film e psicologia con un titolo davvero molto molto carino: Un divano a Tunisi.
È stato presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2019, dove vinse il premio del pubblico. Selma, la protagonista, è una psicanalista che decide di lasciare Parigi, dove è cresciuta e dove lavora, per aprire uno studio nella periferia di Tunisi, sua città d'origine. La Tunisia però è reduce dalla Primavera araba, ed essere una donna psicoanalista lì non è così facile come a Parigi. Selma quindi si scontra con un ambiente decisamente sfavorevole: i suoi parenti provano a fermarla, il suo studio inizia a popolarsi di pazienti davvero molto eccentrici e lei dovrà destreggiarsi tra caos e pregiudizi per riuscire a esercitare la sua professione. Si ride anche, e molto!
Film interessante: la critica lo ha apprezzato, il pubblico lo ha premiato…io ve lo consiglio!
THE KINDNESS TEST
Nella primissima newsletter vi avevo presentato una ricerca ideata e condotta dall’università del Sussex, si chiamava “The kindness test”. Era settembre e io avevo compilato il questionario super incuriosita. Ebbene, sono usciti i risultati, pensate che hanno partecipato alla ricerca più di 60.000 persone in tutto il mondo.
NOTIZIE DAL WEB
Su Il Post si parla di psicologia sociale (imperdibile!)
Su Marieclarie di genitori apprensivi.
In questa diretta instagram si approfondisce il tema di eco-ansia con la dott.ssa Carlotta Impieri e Camilla Mendini.
È uscito il libro di Fiorenza Sarzanini sui disturbi del comportamento alimentare, quitrovate il video della presentazione.
Siamo arrivati alla fine di questa newsletter, ci rivediamo il mese prossimo nelle vostre caselle email!