Cinema e psicologia
Vi avevo presentato Passaggi Cinematografici nella seconda newsletter. Era settembre 2021 e vi parlavo di “Scene from a marriage”, serie tv presentata poche settimane prima alla Mostra del cinema di Venezia. Ho scelto di dedicare una sezione di questa newsletter a film e serie tv perché cinema e psicologia sono parenti stretti (e poi perché il cinema è una delle grandi passioni della sottoscritta!).
Piccola nota personale: io e chi ha studiato con me, siamo stati molto fortunati perché abbiamo avuto una professoressa di psicologia clinica che ci ha seguiti con grande attenzione e, soprattutto, passione per il suo lavoro. Lo vedi, anzi lo senti quando hai davanti qualcuno che ama ciò che fa. Non farò il suo nome per ovvie ragioni ma dirò che si è formata ad Harvard e poi a Londra con Peter Fonagy. Ha un curriculum che fa venire la pelle d’oca, è una psicoanalista che io stimo molto e le devo molti grazie. Ebbene, per tutti e due gli esami dati con lei, durante le sue lezioni ci invitava a guardare alcuni film per poi discuterne insieme. Quando abbiamo studiato i disturbi di personalità, per farvi un esempio, ci assegnò “ragazze interrotte”, celeberrimo film con Winona Ryred e Angelina Jolie che interpretano due pazienti con disturbo borderline in un istituto psichiatrico negli anni ‘60 (se non lo avete mai visto recuperatelo, lo trovate su Netflix). Insieme ai manuali ci invitava a leggere saggi, romanzi, e una volta ci suggerì anche le poesie di Alda Merini di cui ci raccontò la storia clinica. Insomma, capite che qui il livello è alto, gli stimoli tanti e io e i miei compagni baciati dalla fortuna!
•I nostri pensieri, sia consapevoli che inconsci, sono costruiti attraverso forme narrative e sono densi di immagini, suoni, dialoghi, emozioni e sensazioni fisiche, ci dice Sergio Stagnitta nel suo libro “Come in uno specchio: Un viaggio tra cinema e psicologia”; ci spiega inoltre che: “La psicologia si è sin da subito interessata al cinema, ritenendo che questa arte riproduca il modo di funzionare della mente umana. Se li lasciamo risuonare dentro di noi, i film, così come le serie tv o anche alcune semplici sequenze, ci consentono di entrare in contatto con aspetti profondi del nostro Sé, ci permettono di partecipare alle storie dei personaggi, di visitare luoghi sconosciuti, di vedere realizzati sullo schermo i nostri peggiori incubi o le avventure più sorprendenti”.
• Cose da leggere:
-Beh, innanzitutto il prof. Vittorio Lingiardi (❤️) nella sua rubrica “Psycho: il cinema visto da uno psicoanalista” ogni venerdì su Repubblica. Ha scritto anche un libro sull’argomento se vi dovesse interessare (“Al cinema con lo psicoanalista” edito da Raffaello Cortina).
-E poi, sulla rivista Mind che trovate ogni mese in edicola (ma è acquistabile anche in digitale sul sito), c’è la dott.ssa Simona Argentieri con la sua rubrica dedicata al cinema.
• Su instagram:
Sono tantissimi gli/le psicologi/psicologhe che suggeriscono la visione di film o serie tv sui social, citarli tutti sarebbe impossibile, tuttavia ci sono due progetti che vi segnalo:
-La dott.ssa Alessia Romanazzi cura un podcast che si chiama “Tv Therapy”.
-“Beyond” è invece il progetto curato dalle dott.sse Alessandra di Fazio e Carla Pantaleone: nelle loro dirette su instagram aprono il dialogo su tematiche psicologiche partendo proprio da serie tv e film.
-Per mostrarvi come psicologia e cinema siano strettamente legati vi suggerisco anche di recuperare la diretta instagram della dott.ssa Valeria Locati insieme a Marta Perego in cui parlano di Scene da un matrimonio, è la serie tv che vi ho citato nella seconda newsletter e qui in apertura. Guardatela se non l’avete ancora fatto perché è stu-pen-da!
🎬 Qualche titolo
Sì è estate e la sera si esce, in tantissime città però ci sono i cinema all’aperto dove vengono proiettati i film di quest’anno (e non solo) dunque approfittiamone!
Se però una sera avete voglia di guardare un film sul divano…
-Madres Paralelas di Pedro Almodovar con una Penelope Cruz candidata all’Oscar meravigliosa. Si parla di maternità. Temone.
-La figlia oscura, opera prima di Maggie Gyllenhaal tratta dal romanzo di Elena Ferrante, con una Olivia Colman e Dakota Johnson im-per-di-bi-li. Ripeto: imperdibili. Anche qui si parla di maternità. Film stupendo.
-Il verde prato dell’amore, i rapporti di coppia visti da Agnes Varda. Siamo nel 1965, attenzione! (Lo trovate online su Mubi o Amazon Prime)
-Scene da un matrimonio, di Hagai Levi. Questa volta i rapporti di coppia (e che coppia!) sono ambientati nel 2021.
-God’s own country, di Francis Lee. Film bellissimo, Gheorghe personaggio super interessante. C’è una buona dose di dolcezza in questo film, e anche qui protagonista è una coppia: due uomini. Lascio a voi scoprire la loro storia.
-Adolescentes, di Sebastien Lifshitz. Il nome ce lo suggerisce: si parla di ragazzi, anzi di ragazze; ambientato in Francia nel 2000, è un bel coming of age fatto di dubbi, insicurezze, diversità e tenerezza.
-Girl, di Lukas Donht. Lara è un’adolescente in transizione, dal maschile al femminile, e studia danza classica in una scuola prestigiosa. La famiglia sostiene affettuosamente la sua scelta, ma la sofferenza c’è e allo spettatore non viene risparmiato niente, NIENTE. Film tosto, un tripudio di tematiche psicologiche.